Immaginate un ufficio in cui si torni volentieri ogni lunedì, o più in generale dopo un periodo di ferie: più che un esercizio di fantasia vi sembra una vera e propria utopia? Negli headquarters di alcune grandi aziende, questa concezione innovativa di ufficio è già realtà. Oltre a essere sempre più sostenibile e confortevole, l’ufficio del futuro offre spazi all’aperto per permettere ai dipendenti di staccare, per un’ora o anche solo per dieci minuti, dalla mole di lavoro quotidiana.
Un esempio è la nuova sede di Cbre in Piazza Affari a Milano, che include spazi per le riunioni sul terrazzo, due stanze per yoga e pilates, oltre a un bar all’ultimo piano che propone cibo salutare e centrifugati. È possibile, poi, ricaricare lo smartphone sfruttando l’energia prodotta pedalando alla cyclette. Ma il primo edificio a introdurre il concetto di smart working fu la torre Unicredit a Porta Nuova: al suo interno nessuno ha una scrivania fissa e la postazione cambia ogni giorno a seconda delle necessità. Presto in quella zona sarà inaugurato anche il nuovo headquarter di UnipolSai: si tratta di una struttura in vetro e legno con spazi d’incontro per i dipendenti e giardini d’inverno.
Anche Amazon, con il suo nuovo quartier generale di Milano, ha sposato la filosofia degli spazi esterni per lavorare. Diminuiscono le classiche postazioni con scrivania e pc, mentre assume importanza il rapporto tra interno ed esterno. In zona Santa Giulia gli edifici Spark One e Spark Two comprenderanno ampie lounge al piano terra, dove si troveranno una serie di servizi che vanno dal retail al bar. A Torino, “La Nuvola” di Lavazza ha fatto rinascere un intero quartiere: oltre agli uffici, la nuova sede include anche un ristorante gourmet e un museo interattivo. Sempre con un occhio attento ai temi green, come conferma la certificazione di sostenibilità “Leed Platinum”.
Immobiliare.it News
di Giovanni Marrucci