Secondo l’UBS Global Real Estate Bubble Index 2021, Milano non sarebbe a rischio bolla immobiliare nel 2021, così come Madrid e Varsavia. Ma le altre città del mondo, tranne Dubai, sono a rischio: ecco in quali in particolare potrebbe scoppiare la nuova bolla immobiliare.
Bolla immobiliare 2021, le città più a rischio
Lo studio annuale condotto dal Chief Investment Office di UBS Global Wealth Management indica che il rischio di bolle immobiliari in media è aumentato durante lo scorso anno, così come è aumentata l’eventualità che il crollo dei prezzi possa essere pesante.
In particolare sono Francoforte, Toronto e Hong Kong a rischiare di più nel 2021. Non se la passano meglio anche Monaco e Zurigo, mentre sia Vancouver che Stoccolma sono rientrate nella zona di rischio insieme ad Amsterdam e Parigi nella top ten.
In territorio di sopravvalutazione dei prezzi immobiliari tutte le città statunitensi valutate — Miami (che sostituisce Chicago nell’indice di quest’anno), Los Angeles, San Francisco, Boston e New York – in compagnia di Tokyo, Sydney, Ginevra, Londra, Mosca, Tel Aviv e Singapore.
Nessuna bolla immobiliare nel 2021 a Milano
Madrid, Milano e Varsavia sono invece le tre città che spiccano per avere valutazioni perfettamente in linea con il mercato. Lockdown rigidi e lunghi hanno infatti portato le riprese del mercato immobiliare a uno stop. Sarebbe necessario, secondo gli esperti, un periodo di crescita economica sostenuto e solido per provocare un boom immobiliare in queste città. Dubai addirittura è invece sottovalutata, unica città classificata in una categoria inferiore rispetto allo scorso anno.
Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer di UBS WM Italy ha commentato: “In un contesto globale, ed in particolar modo se confrontato con il resto d’Europa, il mercato immobiliare residenziale di Milano continua a offrire agli investitori valutazioni interessanti. Le basi del mercato rimangono solide in considerazione della discesa dei rendimenti del debito pubblico che ha spinto al ribasso anche i tassi sui mutui e dell’aumento dei risparmi delle famiglie nel corso della pandemia. La riqualificazione degli immobili, anche grazie ai notevoli incentivi fiscali, contribuisce a mantenere il mercato dinamico nel medio termine. A lungo termine, una ulteriore crescita del settore sarà in funzione dell’andamento economico e demografico della città.”
18 ottobre 2021
Fonte: Idealista news