In questo periodo tutti i settori stanno facendo grandi sforzi per capire quale sarà lo scenario del post Covid. ma sia con modelli matematici che con analisi macro-finanziarie e principi sociali è ancora difficile dare una risposta precisa.
Sarebbe anche necessario capire quanto durerà questa emergenza per poter dare risposte più precise.
Che cosa ci si può aspettare dal settore immobiliare?
Due mesi di lockdown hanno modificato il modo di concepire casa, ci si è resi conto degli spazi a disposizione, di cosa sia superfluo e di cosa sia importante.
Per il residenziale quindi si presume si cercheranno appartamenti più ampi e meglio organizzati, dove poter passare molto più tempo di prima.
Tra le richieste uno sbocco all’aperto, un giardino privato o condominiale, una terrazza e uno spazio dove poter gestire al meglio lo smart working, uno spazio per mettere la cyclette.
Il telelavoro per una fascia di lavoratori si consoliderà come un nuovo modo di lavorare, non si cercherà più necessariamente l’abitazione facilmente raggiungibile dall’ufficio ma soluzioni meno centrali ma con maggiori spazi abitativi.
Uno spazio all’aperto o un piano alto molto luminoso potrebbero far aumentare il valore dell’immobile del 10%. Importante sarà anche la presenza di fibra ottica.
Per quanto riguarda il settore leisure (palestre, ristoranti, …) e entertainment (cinema, teatri ,….) ci sarà probabilmente da ripensare totalmente agli spazi del settore, che vedranno alzarsi i costi e diminuire i ricavi a causa della riduzione della clientela che non potrà contemporaneamente condividere gli stessi spazi come avveniva pre Covid.
Per quanto riguarda gli immobili destinati a magazzino, potrebbe invece crescere la domanda di spazi per lo stoccaggio e la distribuzione di merci, visto il crescente fenomeno del commercio on-line che si sta consolidando sempre più.
Quali sono le previsioni sui prezzi?
Chi vende vorrà mantenere le proprie aspettative pre Covid, chi compra tenderà a rinegoziare. Ci sarà un periodo di contrazione delle compravendite per poi ritrovare un equilibrio.
Milano è stata ferita ma momentaneamente, si prevede che sarà la prima città italiana a ripartire. Gli immobili di prestigio in centro continueranno tendenzialmente a tenere il loro valore, mentre per le altre tipologie di residenze la domanda potrebbe crescere grazie alla riscoperta della miglior qualità della vita offerta dalle città di provincia.
L’orientamento del mercato, oltre alle mutate esigenze, dipenderà soprattutto dalla durata della crisi economica.
I tassi sono bassi, ma occorrerà capire quanto le banche saranno stringenti nel concedere i fidi, considerando che la recessione porta un maggiore rischio di insolvenze.
15 maggio 2020
di Francesca Lorusso